Superata
l'ipotesi di un'origine indiana del fagiolo, che anticamente sarebbe
stato introdotto e coltivato in Europa, oggi pare certa l'idea di
una sua provenienza dal continente americano. In effetti sia Virgilio
che Calumella parlano di un Phaseolus, ma sembra che intendano
con questo nome un altro legume del genere Dolichos, dato
che non sono mai stati rinvenuti fagioli tra i ritrovamenti archeologici
dell'area mediterranea. Piuttosto esistono resti di fagioli risalenti
ad oltre 7 mila anni fa, emersi negli scavi delle antiche città
messicane e guatemalteche.
La vera origine, però, non sembra neanche questa: Messico
e Guatemala, infatti, nei quali esiste larga presenza di forme selvatiche
della leguminosa, costituirebbero un'area di diversificazione della
specie, proveniente invece dall'America del Sud (Perù e Columbia)
In Europa il fagiolo entrò al seguito dei conquistadores
spagnoli, e in Italia si ha notizia della sua ampia coltivazione
come pianta orticola già nel 1569.
Dall' Europa si diffuse succesivamente in India, Africa, Indocina
e nel resto del mondo.
Oggi la coltura riveste un grande interesse per le tante proprietà
nutrizionali, soprattutto come fonte proteica e energetica. (
da il " divulgatore)
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