FAGIOLINI IN CAMPO
(dal Divulgatore)

Zona di origine e notizie botaniche.


Il fagiolino da consumo fresco, Phaseolus vulgaris, chiamato anche mangiatutto, cornetto, tegolino, appartiene alla famiglia delle leguminose. E' una pianta annuale, a portamento determinato (le specie rampicanti sono di minor importanza commerciale), con fotoperiodismo neutro, caratterizzata da un accrescimento molto rapido. L'apparato radicale di colore marrone chiaro, è poco profondo, presenta un fittone centrale e un numero elevato di radici laterali sulle quali sono presenti i tubercoli del Rhizobium legominosarum phaseoli, un batterio che vive in simbiosi con il fagiolino capace di fissare l'azoto atmosferico e renderlo disponibile per la pianta. Il fusto, di colore verde, è corto, più o meno robusto a seconda delle cultivar, non necessita di tutori. Le foglie, sono diverse a seconda dello stadio di sviluppo: le prime, quelle embrionali sono di forma cuoriforme, quelle successive sono composte da tre foglioline lanceolate e/o cuoriformi a seconda della varietà. I fiori, riuniti in un racemo, possono variare da un colore chiaro, con sfumature verso il giallo, il che è sinonimo dell'avvenuta allegagione. Il frutto, di colore verde più o meno intenso, e formato da due valve all'interno delle quali si trovano i semi e la polpa. Essendo una specie di origine tropicale, necessita di temperature abbastanza elevate, con un ottimale per la crescita attorno ai 18 - 24 °C., per la germinazione dei semi sui 22 - 28 °C., per l'allegagione fra i 15 e i 25 °C. Di conseguenza temperature molto basse provocano scompensi nella crescita, in particolare temperature fra 0 -1 °C provocano la morte, al di sotto dei 10 °C. la pianta non cresce, così come oltre ai 35 °C la crescita è prossima allo zero e l'allegagione è fortemente compromessa dalla cascola fiorale. Possono provocare altresì danni periodi stagionali fortemente ventosi.





Ciclo produttivo.

Il ciclo produttivo medio del fagiolino da consumo fresco è di circa 60 - 65 giorni, anche se a seconda dei periodi di semina si possono avere delle notevoli differenze. Prendendo come esempio la situazione della Romagna, le semine più precoci del periodo primaverile (Marzo e Aprile) possono avere un ciclo anche di 90 e più giorni, mentre quelle del periodo estivo (Maggio e Giugno) hanno generalmente un ciclo 55 giorni o poco più le semine del periodo autunnale (Luglio e Agosto) hanno un ciclo che dal minimo dei giorni cresce progressivamente fino a 75 giorni circa. Appare evidente che il fattore preponderante è la temperatura che la coltura subisce, in quanto ai periodi più caldi del periodo estivo corrispondono i cicli più brevi, mentre a un periodo primaverile con temperature relativamente basse corrispondono i cicli produttivi più lunghi. Altre fattore che influenza il ciclo produttivo, anche se in maniera molto minore, è la varietà in quanto fra alcune di esse ci possono essere delle differenze di circa 5 - 7 giorni; in linea molto generale le varietà a calibro fine e molto fine hanno un ciclo più lungo delle tipologie di fagiolino a calibro medio.





Tecnica di coltivazione.


Il fagiolino è una coltura considerata "miglioratrice" in quanto non asportando alti quantitativi di elementi nutritivi dal terreno, lo lascia come si dice fra gli agricoltori "migliore di come lo ha trovato", grazie anche alla simbiosi che si instaura fra il fagiolino eil batterio azoto-fissatore (Rizobium Legominosarum). Inoltre essendo una coltura sarchiata, contribuisce alla lotta alle malerbe infestanti e a funghi e batteri dannosi per le altre colture. Per contro, pur essendo una coltura che non necessita di una tecnica colturale particolarmente difficile, avendo un ciclo molto breve in alcuni periodi, necessita di molta tempestività negli interventi agronomici.